È sempre un piacere incontrare nuovi vampiri, soprattutto se si tratta di succhiasangue interessanti. È caso di Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person (in realtà il titolo originale è Vampire humaniste cherche suicidaire consentant) film che mette in scena dei vampiri moderni alle prese con dilemmi esistenziali. È l’esordio della regista canadese Ariane Louis-Seize che ha vinto le Giornate degli autori di Venezia 80, un coming of age con protagonisti due adolescenti incompresi. Il titolo ricorda un po’ gli anni ’70 o i film di Lina Wertmuller, mentre lo script potrebbe ricordare alla lontana un altro film di vampiri con protagonista una adolescente, ovvero A girl walks home alone at night del 2014.
Vampiri della Generazione Z
Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person racconta la storia di Sasha una giovane vampira che non riesce ad uccidere gli umani per nutrirsi del loro sangue. Sasha è ormai grande e se gli umani devono decidere che lavoro fare, lei deve decidersi a procacciarsi il sangue da sola. Un incontro notturno con Paul, un ragazzo taciturno e bullizzato, con tendenze suicide, potrebbe risolvere il problema.

È sempre interessante vedere come la figura del vampiro venga utilizzata per raccontare gli orrori della nostra società. Nel caso di Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person a prendere forma tra canini e buchi nel collo, sono le paure dei ragazzi della Gen Z. Paura del futuro, paura di una società allo sbando, paura di non essere capiti perché diversi. L’incontro tra una vampira che non riesce ad uccidere e un ragazzo che non riesce a vivere è la rappresentazione del corto circuito in cui oggi siamo immersi.
Non può esistere un vampiro a cui non vengono fuori i canini quando vede una giugulare pulsante. Non ci si può capacitare che esista un giovane, nel pieno della sua vita, che non provi la gioia di vivere. Dall’altro lato ci sono i genitori, immersi in un gap generazionale. Non riescono a cogliere le angosce contemporanee, rimanendo incagliati in una sorta di conservatorismo che non gli permette di aiutare i propri figli.
Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person è un racconto di formazione tutto canini e rivoli di sangue
Sasha e Paul sono la faccia della stessa medaglia. Sasha è una vampira che vuol rinnegare la sua natura e uscire dalla sua ombra. Paul che invece vive alla luce del sole, non riesce a nascondersi ed evitare le angherie di coetanei e insegnanti. Due giovani con una sensibilità diversa dalla massa per cui non c’è spazio nella società. È solo nella ribellione che scatterà il coming of age per entrambi. Sasha è alla ricerca di comprensione per il suo essere diversa. Paul ha bisogno di coraggio per urlare in faccia al mondo le ingiustizie che vive. Uccidere solo chi se lo merita è la sola via di uscita, un piano regolatore personale grazie al quale i due ragazzi troveranno un equilibrio sostenibile in cui vivere.
Alla fine è l’empatia che manca

In un film in cui è totale l’assenza di smartphone e social, il pensiero corre agli adolescenti di oggi. Immersi nel mondo virtuale, spesso distaccati dalla realtà, i giovani sono vittime di una narrazione che chiede loro di essere sempre qualcosa di più, schiavi di un mezzo che uccide l’empatia. I vampiri sono l’emblema del dare spazio alle proprie pulsioni: non resistono alla vista del sangue, devono succhiare, non resistono al fascino sensuale, devono possedere. I due protagonisti invece reprimono le pulsioni, vorrebbero dominarle per fare cose giuste, come uccidere solo chi se lo merita. Humanist vampire seeking consentire suicidal person sfrutta il genere, o meglio la figura del vampiro, per raccontare le angosce degli adulti del prossimo futuro.
Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person e la questione alimentare
Interessante anche il punto di vista sulla questione alimentazione, sul chi si merita di morire per permettere a qualcun altro di continuare a vivere. In un periodo in cui si ipotizza un futuro commercio di carne sintetica, in cui le statistiche evidenziano quanto gli allevamenti di bestiame intensivo nuocciano all’ambiente in termini di emissioni e consumo di acqua, e infine una contemporaneità in cui il cibo è diventato una merce più che un bisogno, Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person mette sul tavolo anche una riflessione importante – considerando che nel 2023 nei paesi occidentali si può fare questo tipo di ragionamento – sul tema dell’alimentazione consapevole.
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