Il quarto mese di gravidanza lo posso riassumere così: Facebook e Google hanno capito che sono incinta e iniziano a propormi qualsiasi cosa si possa comprare da gravide. In realtà la mia targettizzazione riserva anche sponsorizzate serie, come articoli che informano sulla possibilità di donare il cordone ombelicale o proposte di corsi pre-parto. In questo mese poi finalmente ho ripreso a viaggiare. Sarà stata la riapertura delle zone gialle dopo la seconda ondata di Covid-19, ma nel quarto mese i malesseri si sono leggermente affievoliti e ho iniziato a ritornare a fare le cose normali.
Gravidanza: nel quarto mese ho iniziato a realizzare
Che sensazione strana quella di avvertire un corpo estraneo nel ventre. Mentre mi stiracchiavo in una delle scorse notti ho capito che c’era qualcuno in più con noi nel lettone, shockante. Il vero casino è accorgersi in piena notte che sei a pancia sotto: ti addormenti supina o sul fianco e magicamente ti rotoli nella posizione preferita, a pancia in giù. Meno male che le mie lovely amiche mi hanno fatto scoprire cosa significa avere un cuscino per l’allattamento e il risultato è che dovrò comprarne un altro. Quello che mi hanno regalato è diventato il mio migliore amico notturno, il salvatore della creatura dal probabile schiacciamento e non credo lo cederò a nessuno.
Ad ogni modo, il quarto mese di gravidanza è stato rivelatorio: ho sedimentato dentro di me che nessuno mi avrebbe detto nulla, perché anche quando ti accorgi che la piccola creatura sta crescendo gli interrogativi (e le minime paranoie di una persona equilibrata) restano ma soprattutto restano senza risposta. In fondo cresciamo con l’idea che tutto deve andare bene, che a tutto c’è rimedio, che a tutto c’è una risposta, ma questo non è sempre vero. Ho capito che certe volte bisogna accettare le cose nel loro mistero e restare nel proprio stato di ansia, analizzarlo, lavorarci su fino ad accettare la situazione.
La targettizzazione comunque ha colpito
In fondo sono una consulente di comunicazione e social media strategiest, so come funzionano le targettizzazioni su Facebook e Google, ma nonostante questo sono stata vittima delle sponsorizzazioni per le donne in gravidanza. La verità è che i miei comodissimi baggy jeans non mi stavano più e per forza di cose ho iniziato a realizzare anche il fatto che avrei dovuto comprarmi dei vestiti più larghi. E quindi vai di moda premaman. Ecco, la gravidanza mi ha anche fatto sfatare il mito che i vestiti di Shein arrivano al destinatario senza perdersi per la via o peggio sono striminziti.
Incinta al quarto mese: cose utili
Minuzie a parte, parliamo di cose serie e utili: il quarto mese doveva essere quello in cui sparivano nausee e problemi digestivi immotivati (nel senso che quando la creatura cresce dopo poi schiaccia lo stomaco), NON È VERO. Ogni gravidanza ha una storia a sé, quindi è bene non illudere le povere stomacate ragazze. Ogni gravidanza prende una piega diversa. La mia personalmente ha preso la via del malox compresse masticabili (ovviamente prescritte dal medico), di cui per brevissimo periodo sono stata decisamente dipendente. La sonnolenza poi aumenta. Ho raggiunto dei record incredibili: una sera ho detto al mio compagno vediamo un film, lui mi ha risposto “esco fuori a fumare una sigaretta e mettiamo play”, quando è rientrato – circa 110 secondi – io dormivo. Erano le 21:20 e ronfavo. Non vi crucciate se vi succedono questi episodi di narcolessia, dormire fa bene.
Infine, ho iniziato ad avvertire doloretti inguinali, a pensare che la piccola non si muovesse, che la pancia fosse piccola. Ecco in questo quarto mese ho capito che le fissazioni possono venire a tutti anche ai soggetti più equilibrati e calmi di questo mondo. Parlatene con i professionisti, eventualmente fatevi anche controllare (ho adorato la risposta di un’ostetrica che mi ha detto: “perché devi viverla male, fai un controllo e tranquillizzati”) e con le amiche: chiedere ascolto e buttare fuori i dubbi fa solo che bene. And now to infinity and beyond, dice il mio amico Buzz Lightyear… ovviamente mi riferisco al fatto che prevedo di allargarmi.
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